Due gemellini italiani hanno coronato il sogno di una coppia di diventare genitori. «La donazione di ovociti permette di superare problemi di infertilità anche gravi», spiegano dal centro di medicina della riproduzione Next Fertility ProCrea

 

Sono nati i primi bambini da ovodonazione grazie al centro di medicina della riproduzione ProCrea di Lugano. Si tratta di una splendida coppia di gemellini, un maschio e una femmina, di nazionalità italiana. I genitori, che da tempo erano alla ricerca di una gravidanza, dopo alcuni tentativi si sono rivolti al centro ProCrea. «Era l’ottobre del 2014 quando sono arrivati», ricorda Michael Jemec direttore medico del centro ProCrea di Lugano. «Anche se la donna presentava una situazione piuttosto compromessa, vista però l’età non eccessivamente avanzata, abbiamo proceduto con un primo trattamento con tecnica Fivet. Purtroppo questo primo approccio è andato fallito. Insistere sulla medesima strada non avrebbe dato alcun esito, così nel marzo 2015 abbiamo quindi proposto l’ovodonazione. Hanno accettato così è stata attivata la procedura».

La ricerca della donatrice, fatta sulla base delle specifiche della futura madre, ha dato esisti positivi in breve tempo. Così che nell’arco di pochi mesi è stato possibile attivare tutto l’iter: dalla stimolazione con prelievo degli ovuli della donatrice, per arrivare alla loro fecondazione con il seme del compagno e all’impianto degli embrioni.«Tutto ha funzionato, all’inizio di aprile la donna ha partorito due bellissimi gemelli. Il maschietto pesava 2,5 kg, la femminuccia poco meno 2,450. Entrambi sono in salute, come la mamma», prosegue Jemec. «Una grande gioia per la coppia, ma anche per noi. L’impegno del nostro staff, grazie alla collaborazione internazionale con strutture selezionate, ha permesso di coronare un grande sogno. Per ProCrea questi gemellini rappresentano i primi bambini nati con l’ovodonazione, una tecnica che può risolvere problemi di infertilità femminile anche gravi».

Per una donna su dieci con problemi di infertilità l’ovodonazione è l’unica strada percorribile per avere una gravidanza e diventare madre. «Non è una percentuale irrisoria», aggiunge lo specialista di ProCrea «A fronte del desiderio di avere un figlio, quello che per alcune donne è un cammino assolutamente naturale, per altre diventa un percorso a ostacoli. La donazione di ovuli è il passaggio che in determinate situazioni permette di coronare un importante sogno; il sogno di una vita».

L’ovodonazione è una tecnica di fecondazione assistita di tipo eterologo che prevede la donazione di ovociti da una donna ad un’altra per superare alcune situazioni di infertilità. «È un programma di che viene  avviato solamente dopo aver effettuato approfonditi esami e aver diagnosticato evidenti problemi irrisolvibili in altro modo», spiega Jemec. «Si indica l’ovodonazione in situazioni di esaurimento della funzione ovarica, endometriosi avanzata e menopausa precoce fisiologica oppure di menopausa chirurgica. In questo caso ci trovavamo davanti ad una situazione che presentava fallimenti ripetuti con le tecniche di procreazione assistita: una situazione di infertilità di coppia che non presentava cause apparenti: non c’erano età particolarmente avanzate, i parametri maschili erano buoni, sul fronte femminile si riscontrava invece una difficoltà nell’arrivare alla fecondazione dell’ovocita. Il ricorso ad una donatrice ha permesso ad una coppia di coronare il proprio sogno».

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