Il miracolo della vita avviene nei nostri laboratori. La fecondazione in vitro
La Fecondazione in Vitro è la tecnica che più si è soliti utilizzare nei centri di riproduzione assistita. È una procedura più complessa dell’inseminazione artificiale e consiste nel fecondare gli ovuli con gli spermatozoi nel laboratorio, con l’obiettivo di generare un embrione. Gli embrioni sono coltivati per qualche giorno e, successivamente, trasferiti nell’utero della donna affinché continuino il loro processo evolutivo naturale.
La fecondazione si può realizzare con due tecniche:
In base alla provenienza degli spermatozoi, inoltre, la fecondazione in vitro può essere:
La FIVET si raccomanda nei casi di:
L’estrazione degli ovuli è una procedura molto semplice che si effettua nella sala operatoria, mediante prelievo vaginale guidato dall’ecografia e l’aspirazione dei follicoli. Il processo non dura più di 15 minuti e si realizza sotto sedazione per vostra comodità e benessere.
Non richiede ricovero, si prescrive solo un riposo di qualche ora nella stanza della nostra clinica. Una volta trascorso questo tempo, potrete riprendere la vostra abituale routine.
È necessario preparare il campione di seme affinché abbia la capacità di fecondare l’ovulo, oltre ad ottenere un’ottima concentrazione di spermatozoi mobili.
Il campione di seme è ottenuto dall’uomo per masturbazione semplice, a casa o nel nostro centro, lo stesso giorno dell’inseminazione o può essere precedentemente crioconservato. Nei casi in cui sia raccomandato l’uso di seme di donatore, questo campione sarà sempre congelato e sarà conservato nella nostra banca del seme. In entrambi i casi i nostri biologi lo tratteranno in laboratorio con un processo conosciuto come capacitazione spermatica, per poter selezionare gli spermatozoi con la miglior mobilità.
FIVET
I nostri embriologi realizzano la fecondazione attraverso una tecnica denominata FIVET (Fertilizzazione In Vitro ed Embryo Transfer), mediante la quale gli ovociti recuperati vengono posti in una piastra di coltura insieme al seme del partner/donatore preparato per ottenere la fecondazione. Dopo circa 20 ore viene accertato lo sviluppo degli zigoti (fase pre-embrionale). Gli zigoti destinati a essere trasferiti nell’utero vengono lasciati in coltura, diventando embrioni/blastocisti veri e propri nei giorni successivi.
ICSI
I nostri embriologi realizzano la fecondazione attraverso una tecnica denominata ICSI (Microiniezione Intracitoplasmatica di Spermatozoi), che consiste nella selezione di un unico spermatozoo per ciascun ovulo con, appunto, una microiniezione all’interno di questo. È una tecnica molto precisa che facilita la fusione dei nuclei del gamete maschile con quello femminile. Gli zigoti fecondati devono essere mantenuti in coltura per i giorni successivi, diventando embrioni/blastocisti veri e propri nei giorni successivi.
Nel trasferimento embrionale depositeremo l’embrione all’interno della cavità uterina; questo può essere fatto a “fresco” o “differito”.
Il trasferimento si fa con un embrione in stadio di blastocisti (5-7 giorni di vita embrionale), si definisce a “fresco” quando si fa con una blastocisti che non è stata precedentemente congelata, durante lo stesso ciclo della stimolazione ovarica e il prelievo follicolare; e “differito” quando si trasferisce una blastocisti scongelata in un ciclo precedente o in un ciclo successivo al ciclo del trattamento della fecondazione in vitro.
Il trasferimento si effettua in modo “differito” quando: a) esiste un rischio di “Sindrome di iperstimolazione ovarica”, b) le condizioni endometriali non sono adatte all’impianto embrionale, c) è necessaria la realizzazione di tecniche di diagnosi genetica embrionale, d) esiste qualche motivo che sconsiglia la gestazione nello stesso ciclo della FIV.
In entrambi i casi il trasferimento si effettua con una cannula o un catetere di trasferimento, utilizzando una guida ecografica. Si tratta di una procedura completamente indolore e che non richiede ricovero.
Dopo il periodo dell’”attesa della beta” (9-14 giorni dopo il trasferimento embrionale), si effettua un test di gravidanza ematico. Cercheremo la presenza dell’ormone β-hCG (Gonadotropina corionica umana), che è l’ormone che produce l’embrione dopo il suo impianto nell’endometrio.
Se il risultato della beta è positivo, due settimane dopo effettueremo un’ecografia per confermare la presenza del “sacco gestazionale” all’interno dell’utero e osservare il battito del cuore del futuro bambino.
Mettiti in contatto con noi e risolveremo tutti i tuoi dubbi sui nostri trattamenti, tecniche e promozioni.