La bella stagione fa bene alla fertilità

Il sole, consumare frutta e verdura di stagione e lo stare all’aria aperta sono elementi che aiutano la capacità fertile nell’uomo e nella donna.

«L’estate coniuga una serie di fattori che aiutano a migliorare la propria capacità riproduttiva», spiega Marina Bellavia, specialista in Medicina della riproduzione del centro per la fertilità ProCrea di Lugano. Innanzitutto il sole. «Basta anche un’esposizione di pochi minuti ogni giorno per migliorare lo stato di salute riproduttiva. Attraverso i raggi solari il nostro organismo assorbe infatti la vitamina D capace di contrastare i fattori negativi che influiscono sulla fertilità», aggiunge Bellavia.

«Diversi studi internazionali sono andati ad analizzare la relazione tra vitamina D e fertilità, sia femminile sia maschile. Nelle donne è stata riscontrata una correlazione tra la carenza di questa vitamina e un ampio spettro di disturbi ginecologici. Inoltre, un recente articolo pubblicato sull’autorevole rivista Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism afferma che le donne con livelli sufficienti di vitamina D hanno più probabilità di produrre embrioni di alta qualità e, quindi, più probabilità di rimanere incinta rispetto alle donne carenti di vitamina D».

Negli uomini, gli studi condotti hanno portato a conclusioni simili. Continua la specialista: «La vitamina D viene correlata positivamente con la qualità dello sperma». L’alimentazione è un altro fattore che influisce sulla salute riproduttiva. «Una dieta corretta, ricca di prodotti stagionali come frutta e verdura aiuta a conservare un buon livello di fertilità», precisa Bellavia. Anche sul fronte maschile, servono delle accortezze. «Come l’assunzione di antiossidanti per combattere quello stress ossidativo – determinato da colesterolo, diabete, fumo – che può danneggiare il processo di spermatogenesi, ovvero la produzione di spermatozoi», riferisce Bellavia.

In generale le raccomandazioni, che valgono soprattutto nel periodo estivo quando si tende ad allentare le regole, riguardano: «Evitare i grassi saturi, preferire pane, pasta e riso integrali, assumere proteine vegetali e latte», raccomanda. Attenzione però ad eventuali intolleranze alimentari. «Sono situazioni da non sottovalutare al fine di una gravidanza – prosegue Bellavia – Parliamo infatti di stati infiammatori che, come tali, si riflettono sul sistema immunitario influenzando la creazione di un corretto ambiente per lo sviluppo dell’ovulo. In questi casi è raccomandabile sottoporsi a specifici test genetici capaci di individuare intolleranze a particolari alimenti». Non certo ultima, la fertilità viene conservata anche con un po’ di attenzione alla forma fisica. «La sedentarietà, come il sovrappeso, sono fattori che influiscono sulla capacità fertile.

D’estate però è più facile stare all’aria aperta e fare qualche camminata in più rispetto all’inverno». Conclude: «Queste sono solamente delle raccomandazioni: in ogni caso, se si è alla ricerca di un figlio occorre fare attenzione all’età – l’orologio biologico nella donna influisce molto sulla capacità fertile -, non fumare e limitare l’alcol. Inoltre, una visita specialista ed esami mirati permettono di capire meglio il proprio stato di salute e i passi da fare per arrivare ad una gravidanza».

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