In una recente puntata di “Mezzora con Messora”, l’attenzione è stata posta su un tema di crescente preoccupazione: l’infertilità maschile. Claudio Messora ha intervistato il nostro Prof. Giovanni M. Colpi, direttore scientifico e andrologo presso la nostra clinica, per approfondire le cause di questo fenomeno e comprendere l’importanza dell’analisi del liquido seminale non solo per la fertilità, ma anche per la salute generale dell’uomo.
Il calo delle nascite in Italia
“Perché si fanno sempre meno figli nel nostro Paese?” ha chiesto Messora.
“Il problema è essenzialmente sociale. Da un lato, giustamente, la donna chiede un riconoscimento delle proprie possibilità di carriera e tende a procrastinare l’età in cui cerca un figlio. Inoltre, molte coppie cercano una stabilità prima di pensare ai figli. Bisogna ricordare però che il massimo della fertilità si ha tra i 18 e 25 anni per l’uomo e tra i 18 e 22 anni per la donna; poi è un continuo, lento declino”, ha spiegato il Prof. Colpi.
Negli ultimi 15 anni, le nascite in Italia sono crollate del 34%, passando da 576.659 nel 2008 a 379.000 nel 2023. “Per garantire il mantenimento della popolazione, il numero ideale sarebbe di 2,2 figli”, ha sottolineato il Prof. Colpi.
Disinformazione e fertilità
Un altro problema riguarda la disinformazione. “Leggiamo spesso di attrici e donne del mondo dello spettacolo che hanno figli a 45 o 48 anni. Quello che non viene detto, per ragioni di privacy, è che spesso si ricorre all’ovodonazione. Così nella mente delle donne entra l’idea che un figlio si possa fare quando si vuole, ma non è così”.
La questione, però, non riguarda solo le donne. Anche gli uomini sono colpiti da un declino della fertilità con l’avanzare dell’età, e oggi la crisi riproduttiva maschile è un dato di fatto.
L’importanza dell’analisi del liquido seminale
“Rispetto a tre generazioni fa, c’è stato un crollo della fertilità maschile. Le cause sono molteplici: obesità, infiammazione delle vie seminali, varicocele, uso di droghe ed eccesso di caffeina. Inoltre, un fenomeno troppo sottovalutato è l’aumento della percentuale di spermatozoi con Dna frammentato”, ha dichiarato nostro prof. Colpi.
Il liquido seminale è una sorta di biopsia liquida dello stato di salute generale. Un quadro seminale alterato è associato al rischio di sviluppare patologie cardiovascolari, cancro alla prostata e altre malattie negli anni.
Il ruolo dell’astinenza sessuale
Il Prof. Colpi ha anche sottolineato come l’astinenza sessuale possa compromettere la qualità seminale: “Più aumenta l’astinenza, più cresce la percentuale di spermatozoi con dna frammentato. La funzionalità di un apparato dipende anche da quanto lo si utilizza”.
L’importanza della prevenzione per gli uomini
“Il maschio, in genere, si controlla poco dal punto di vista medico. Nel 1999 abbiamo sviluppato una campagna di prevenzione andrologica e abbiamo fatto uno screening su 11.000 ragazzi delle scuole superiori del milanese, trovando tantissime patologie occulte. Nel 20-25% dei casi si riscontrano condizioni come il varicocele, che riducono la fertilità”, ha concluso il Prof. Colpi.
Questo quadro evidenzia l’importanza della prevenzione e della consapevolezza sul tema della fertilità maschile, che non riguarda solo il desiderio di avere figli, ma anche la salute a lungo termine.
Di seguito, potete vedere l’intervista completa: