Ancora oggi, l’infertilità maschile è un tema ancora troppo sottovalutato. Quando una coppia decide di avere un figlio, si trova spesso a confrontarsi con i limiti biologici della fertilità. Tuttavia, se l’infertilità femminile è un tema ampiamente dibattuto, quella maschile riceve ancora scarsa attenzione.

Questo argomento è stato al centro del nostro recente congresso sulla Medicina Riproduttiva tenutosi nella città di Milano, dove specialisti di fama internazionale hanno discusso a lungo sulle cause e sulle soluzioni per migliorare la salute riproduttiva maschile.

 L’importanza della consapevolezza maschile

Spesso si tende a pensare che le difficoltà nel concepire dipendano principalmente dal partner femminile. In realtà, come ha sottolineato il nostro Dr. Giovanni M. Colpi, direttore scientifico e andrologo presso la nostra clinica in un’intervista su Starbene.it, l’infertilità maschile è responsabile di circa il 40% dei casi di infertilità di coppia, stessa percentuale per quella femminile, mentre nel restante 20% i problemi riguardano entrambi i partner.

E tra le principali cause di infertilità maschile vi sono diversi fattori, tra cui:

  • Disordini ormonali
  • Patologie generali
  • Traumi o ostruzioni delle vie seminali
  • Disfunzioni sessuali
  • Infezioni e processi infiammatori occulti
  • Condizioni metaboliche come diabete e obesità

L’eccesso di peso, ad esempio, altera il delicato equilibrio ormonale riducendo il testosterone e aumentando gli estrogeni, con un impatto negativo sulla spermatogenesi. Anche fattori ambientali come l’esposizione a temperature elevate, il fumo, l’abuso di alcol e l’inquinamento possono compromettere la qualità del liquido seminale.

L’importanza della prevenzione

Come evidenzia il Dr. Colpi, la prevenzione è fondamentale per preservare la fertilità maschile. Un controllo andrologico e un’analisi del liquido seminale già dai 17 anni d’età permetterebbero di individuare precocemente problematiche come il varicocele o condizioni congenite che potrebbero ridurre in futuro la fertilità.

I ragazzi non sono abituati all’idea dello screening andrologico e molti di loro mettono in atto comportamenti sessuali a rischio, a causa delle precauzioni: questo può portare a infezioni delle vie seminali non riconosciute perché asintomatiche e che possono causare serie conseguenze a tutto l’apparato riproduttivo.

L’esame del liquido seminale come indicatore di salute generale

Un dato interessante emerso dalle nuove ricerche scientifiche è che la salute riproduttiva maschile è strettamente legata alla salute generale dell’individuo. Un esame del liquido seminale può fornire indicazioni su possibili problemi metabolici, cardiovascolari o persino neoplastici, rendendolo un importante strumento di prevenzione oltre che di diagnosi della fertilità.

Anche se l’uomo mantiene la capacità riproduttiva più a lungo rispetto alla donna, dopo i 40 anni la qualità del liquido seminale tende a peggiorare. L’invecchiamento cellulare aumenta il rischio di alterazioni genetiche, con conseguenze sulla salute del nascituro. Studi recenti suggeriscono una maggiore incidenza di condizioni come l’acondroplasia o disturbi dello spettro autistico nei figli di padri con un’età più avanzata.

Un approccio personalizzato alla fertilità di coppia

 <<Nell’approccio diagnostico e terapeutico è importante una visione a 360 gradi; è fondamentale, quindi, non sottovalutare aspetti della storia personale dei partner, anche non direttamente collegati ai problemi riproduttivi. Non dimentichiamo che gli apparati genitali, femminile e maschile, sono correlati alla corretta funzionalità di altri organi, come per esempio l’intestino. In particolare le disbiosi, cioè le alterazioni della flora batterica, sono la spia di uno stato infiammatorio che altera la qualità degli ovociti e degli spermatozoi»>, sottolinea la nostra Dr.ssa Marina Bellavia, direttore sanitario e ginecologa.

 <<Inoltre, spesso, non ci sono grosse problematiche e quello che serve alla coppia, in realtà, è un percorso personalizzato, che tenga conto della loro storia clinica e di tutti quei piccoli disturbi che, concomitanti, possono poi ostacolare la ricerca della gravidanza. Per esempio nella poliabortività, non va sottovalutata la presenza di intolleranze alimentari, di fattori immunologici o lievi anomalie cardiocircolatorie. Così da arrivare a una diagnosi e a terapie più mirate che risultano, altresì, meglio tollerate ed efficaci>>.

L’infertilità maschile merita la stessa attenzione di quella femminile. Promuovere la consapevolezza, investire nella prevenzione e adottare stili di vita sani sono passi fondamentali per proteggere la propria fertilità e aumentare le probabilità di concepimento.

Grazie a un approccio multidisciplinare e personalizzato, come quello che proponiamo presso la nostra clinica, è possibile affrontare il problema in modo efficace, migliorando non solo la salute riproduttiva, ma anche il benessere generale dell’uomo e della coppia.

Per maggiori info e prenotazioni

È possibile prenotare un consulto con il nostro Dr. Giovanni M. Colpi tramite le seguenti modalità: compilando il form contatti del nostro sito web o chiamando in clinica allo +41 91 924 55 55 (dalla Svizzera) – +39 02 600 63 041 (dall’Italia senza costi aggiuntivi).

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