La fertilità maschile sta vivendo un preoccupante declino, un fenomeno che ha un impatto diretto sul calo demografico e sulla salute pubblica. Il nostro Prof. Giovanni M. Colpi, Direttore Scientifico e Andrologo, ha recentemente approfondito le cause di questa tendenza e le possibili soluzioni per contrastarla.

Il drastico calo della fertilità maschile dagli anni ’40 a oggi

Studi scientifici internazionali evidenziano una riduzione significativa della concentrazione di spermatozoi nel liquido seminale maschile: negli anni ’30 e ’40 si registravano circa 120 milioni di spermatozoi per millilitro, mentre negli anni ’90 il numero è sceso a circa 65 milioni, con un crollo della conta totale di oltre il 60% negli ultimi decenni. Un dato allarmante, che sottolinea la necessità di un approccio più efficace alla prevenzione.

«Rimettere la prevenzione maschile al centro deve essere una priorità», afferma il Prof. Colpi. «Il 73% dei giovani italiani, secondo gli ultimi rilevamenti della Società italiana di andrologia, non si è mai sottoposto a una visita andrologica: la scomparsa della visita di leva e l’assenza di programmi nazionali hanno contribuito a un grave deficit nella diagnosi precoce».

Patologie andrologiche diffuse tra i giovani

Dati raccolti tra il 1999 e il 2013 durante campagne di prevenzione nelle scuole lombarde, mostrano che il 40% degli 11.000 studenti sottoposti a screening presentava problematiche andrologiche. Tra queste, il 25% era affetto da varicocele medio o severo, il 2% aveva un’incurvatura del pene e il 16% altre patologie che potevano compromettere la salute riproduttiva e sessuale.

Il varicocele, ad esempio, rappresenta una delle principali cause di infertilità maschile, poiché può provocare riduzione volumetrica dei testicoli e alterazioni della spermatogenesi. Anche altre condizioni, come il testicolo migrante o la fimosi, se non trattate, possono influire negativamente sulla fertilità.

«Una semplice visita consentirebbe di individuare tempestivamente queste condizioni, avviando il giovane a monitoraggi e/o trattamenti appropriati, per evitare o gestire complicazioni future», sottolinea il Prof. Colpi.

Fattori di rischio e stili di vita

Oltre alle patologie specifiche, gli stili di vita giocano un ruolo fondamentale nella salute riproduttiva maschile. Il fumo, l’abuso di alcol, l’uso di sostanze anabolizzanti e di droghe, la promiscuità sessuale e l’obesità sono tutti fattori che possono compromettere la fertilità. Uno studio pubblicato su Andrology nel 2019 ha evidenziato dati allarmanti: il 32% degli adolescenti maschi fuma, l’80% consuma alcolici oltre i limiti raccomandati, il 43% fa uso di droghe e il 19% è in sovrappeso o obeso.

A questi fattori si aggiunge l’esposizione a sostanze inquinanti, come le microplastiche e i pesticidi, che possono agire come interferenti endocrini alterando l’equilibrio ormonale e aumentando il rischio di infertilità e di altre patologie.

La necessità di una prevenzione andrologica strutturata

Nonostante le evidenze scientifiche, in Italia mancano campagne nazionali dedicate alla salute maschile.

«Non possiamo infatti pensare che la soluzione universale all’infertilità sia la fecondazione in vitro, che comporta alti costi per i pazienti e per il sistema sanitario, non è scevra da rischi e ha un forte impatto psicologico sulle coppie. E poi, promuovere la prevenzione maschile vuol dire abituare i giovani a prendersi cura della propria salute nel senso più ampio: un aspetto fondamentale per assicurarsi una vita lunga e sana», conclude il Prof. Colpi.

Affrontare il problema alla radice, attraverso la sensibilizzazione e la prevenzione precoce, potrebbe ridurre la necessità di ricorrere alla fecondazione assistita, che rappresenta una soluzione efficace ma anche complessa, costosa e non priva di implicazioni emotive per le coppie. La salute riproduttiva maschile deve diventare una priorità per il benessere delle generazioni future.

Prenota un colloquio con il Prof. Colpi

Se desideri approfondire il tema della salute andrologica e ricevere una consulenza specialistica, prenota un colloquio con il Prof. Giovanni M. Colpi presso la nostra clinica Next Fertility ProCrea. Un controllo tempestivo può fare la differenza per la tua salute e il tuo benessere futuro.

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