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Il percorso può essere semplice e breve così come lungo e difficile, a seconda dei casi, ma vi assicuriamo che, in un modo o nell’altro, possiamo arrivare alla meta. Il sogno che inseguite è possibile: è da più di 20 anni che aiutiamo le coppie a completare la loro famiglia. Il vostro futuro inizia ora. Non siete soli. Tutta la nostra équipe è con voi in questo viaggio.
TRATTAMENTI

FAQ

Si ritiene che una coppia debba recarsi da uno specialista in Riproduzione Assistita quando non si è raggiunta la gestazione dopo circa un anno di relazioni sessuali senza alcun tipo di protezione anticoncezionale. Questo periodo è orientativo poiché può variare in base all’età: ad esempio, si consiglia di ridurlo a 6 mesi a partire dai 35 anni.
Ogni tecnica ha una percentuale di successo (intesa come gravidanza) e questa varia molto a seconda dell’età della paziente. La fecondazione in vitro, per esempio, può raggiungere il 50% nelle pazienti più giovani, mentre l’ovodonazione presenta una percentuale di gestazione superiore al 60%.
L’origine e le cause dell’infertilità possono essere molteplici. In generale si stabilisce che nel 40% dei casi l’origine dell’infertilità è maschile. In un altro 40% l’origine è femminile, mentre nel restante 20% dei casi si verifica un fattore causale misto. La causa maschile più frequente è la riduzione della qualità seminale, incluso l’assenza di spermatozoi nell’eiaculazione, sebbene non sia l’unica (ad es. malattie genetiche, età, stile di vita…). In ambito femminile, la causa di infertilità più frequente è l’età della donna. Il ruolo della donna nelle società sviluppate è cambiato molto negli ultimi anni, ciò comporta generalmente un ritardo nell’età in cui la donna cerca una gestazione. A partire dai 35 anni si produce un calo nella percentuale di fecondazione delle donne, che risulta più accentuato a partire dai 38.
Generalmente si parla indistintamente di infertilità e/o sterilità, ma in realtà non sono sinonimi. Si parla di sterilità quando si fa riferimento all’impossibilità di raggiungere una gestazione dopo un periodo determinato di relazioni sessuali senza protezione. Tuttavia, il termine infertilità fa riferimento all’incapacità di raggiungere gestazioni capaci di svilupparsi correttamente (si includerebbero pertanto i casi di aborti ripetuti, i parti prematuri…).
Secondo gli studi epidemiologici pubblicati finora, circa il 15% delle coppie in età riproduttiva presenta qualche tipo di alterazione a questo livello. Ciò significa che una coppia ogni sei avrà bisogno di aiuto al momento di concepire, sebbene questa tendenza stia aumentando.
Sì, nel caso degli uomini si realizza una biopsia testicolare per estrarre un campione seminale. Gli spermatozoi ottenuti si utilizzeranno per fecondare gli ovuli in laboratorio. Nel caso della donna, si realizza un prelievo ovarico per estrarre gli ovociti che saranno fecondati in laboratorio.
Gli embrioni in eccesso saranno crioconservati e, a seconda della legislazione vigente, potranno avere il seguente uso: – Utilizzo proprio, per tentativi successivi sia nel caso in cui il primo tentativo abbia fallito sia in vista di un altro figlio in futuro. – Donazione ad altre donne o coppie per scopi riproduttivi. – Donazione a scopi di ricerca. – Distruzione senza altro scopo. In questo caso, la legge stabilisce che si può fare solo quando la donna abbia concluso la sua fase riproduttiva e sia giustificato per motivi medici.
In Spagna non esiste in modo esplicito un limite concreto per ricorrere a tecniche di riproduzione assistita nella sanità privata. La legge che regola questa attività non lo contempla. Tuttavia, i medici competenti hanno stabilito, in maniera consensuale, questo limite a 50 anni. E perché è necessario stabilire questo limite? Perché l’età è un fattore fondamentale nel processo riproduttivo e può implicare complicazioni tanto nella madre come nel futuro bambino. E su questo, invece, la legge è esplicita nell’affermare letteralmente che “le tecniche di riproduzione assistita si realizzeranno solo quando ci siano le possibilità ragionevoli di successo e non presuppongano un grave rischio per la salute fisica e psichica della donna”.
In Next Fertility non abbiamo lista d’attesa per intraprendere uno qualsiasi dei trattamenti che realizziamo nei nostri centri, e per quanto possibile ci impegniamo a realizzare il trattamento nella data scelta dai pazienti.
In tutti i trattamenti di riproduzione assistita, di solito si raccomanda il trasferimento di un solo embrione per minimizzare il rischio di gravidanza multipla, poiché le gravidanze multiple sono gestazioni a rischio. Ma anche trasferendo un solo embrione nell’utero, è possibile che si verifichi una gestazione gemellare, allo stesso modo in cui può avvenire in una gravidanza spontanea.
No, in Spagna, come nel resto d’Europa, non è permessa la libera scelta del sesso per legge; sebbene sia certo che ci sono tecniche come il PGT (Test Genetico Preimpianto) che permettono di conoscere se gli embrioni in coltura sono di sesso maschile o femminile. Tuttavia, anche se la scelta non è consentita, ci sono alcune eccezioni, in quei casi la cui finalità sia unicamente evitare la trasmissione di malattie genetiche associate ai cromosomi sessuali. Queste eccezioni sono regolate dalla Legge di Riproduzione umana assistita 14/2006, e in questa è anche stabilito che la scelta del sesso o la manipolazione genetica con fini non terapeutici o non autorizzati costituisce un’infrazione molto grave.
No, i bambini nati con queste tecniche hanno gli stessi rischi del resto della popolazione.

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